sabato 23 maggio 2015

NEWS: RAPPORTO IMMOBILIARE RESIDENZIALE 2015


NEWS: IL RAPPORTO IMMOBILIARE RESIDENZIALE DELL'OMI 2015

L'Agenzia delle Entrate (OMI), in collaborazione con l'Ufficio Analisi Economiche dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana), ha recentemente pubblicato il Rapporto Immobiliare 2015 del settore residenziale in Italia.
Finalmente, dal 2007, lo studio ci consegna un segno positivo riferito al numero delle vendite di abitazioni in Italia.
Il segnale positivo deve però essere interpretato con cautela, in quanto si deve anche tenere conto degli effetti fiscali della modifica dell’imposta di registro, intervenuta dall’1 gennaio del 2014, che ha portato a rogitare acquisti, di fatto compiuti sul finire del 2013, nei primi mesi del 2014.
Le compravendite di immobili a destinazione abitativa nel 2014 sono state 421.000, valore, seppure in aumento rispetto al 2013, ancora inferiore ai numeri espressi dal mercato immobiliare degli anni ‘80.
L’andamento e la distribuzione dei volumi di scambio per macroaree geografiche, ha evidenziato una ripresa più accentuata nell’area del Centro (+6,5%), seguita dall’area del Nord-Est (+5%) e del Nord-Ovest (+3,4%), dove si concentra, in termini assoluti, la quota più elevata delle transazioni. Ancora contenuti, invece, i rialzi registrati nelle aree del Sud (+0,8%) e nelle Isole (+0,2%).
La superficie media dell’unità abitativa acquistata è stata pari a 105,2 mq. (in crescita del 5%), mentre il fatturato del settore mette a segno un incremento di circa 5 miliardi di euro, passando dai 67,5 miliardi del 2013 ai 72,1 miliardi registrati nel 2014.
Tra i capoluoghi, le migliori performance si registrano a Bologna (+18,5%), Genova (+15%), Roma (+13,9%) e Firenze (+13,3%), seguite da Torino (+5,4%), Milano (+5%) e Palermo (+4%); mantiene il segno negativo, tra le grandi città, Napoli, con il 3,7% di compravendite in meno rispetto al 2013. 
Altro dato positivo giunge dai mutui; le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario sono state 161.842 (+12,7% su base annua), con il maggior numero di compravendite registrate al Nord-Ovest (36%) e al Centro (22,5%). Il capitale complessivo erogato mostra un incremento del 10%, toccando quota 19,3 miliardi di euro, anche se cala leggermente il capitale unitario, che passa dai 122.000 euro del 2013 ai 119.000 euro del 2014.



Il rapporto OMI/ABI prende in considerazione anche il cosiddetto “Indice di Affordability” che sintetizza l’analisi dei vari fattori (reddito disponibile, prezzi delle case, andamento, tassi di interesse sui mutui) che influenzano la possibilità per le famiglie di comprare casa indebitandosi e ne descrive l’andamentoNel 2014 l’indice continua nel suo trend in crescita: in quest’ultimo anno la dinamica positiva è principalmente dovuta ad una forte riduzione del costo dei mutui, mentre continua ad essere positivo anche il contributo dovuto al miglioramento del prezzo relativo delle case rispetto al reddito disponibile.


Infine, va sottolineato come le positività, registrate per l’indice di accessibilità, trovano riscontro anche nella ripresa del mercato dei mutui; infatti nei primi tre mesi del 2015 le nuove erogazioni hanno registrato un incremento superiore al 50% rispetto allo stesso periodo del 2014.





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martedì 19 maggio 2015

PRIMA CASA: PER IL BENEFICIO VALE ANCHE IL RIACQUISTO A TITOLO GRATUITO


RIACQUISTO PRIMA CASA: VALE ANCHE A TITOLO GRATUITO

In tema di agevolazione “prima casa”, la Tariffa parte I allegata al D.P.R. n. 131/1986 prevede che, in caso di trasferimento, a titolo oneroso o gratuito, di un immobile acquistato con i benefici fiscali entro i 5 anni dalla data dell’acquisto, sono dovute le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura ordinaria, oltre a una sovrattassa del 30% sulle stesse imposte.
La stessa norma prevede, tuttavia, che la decadenza dall’agevolazione non avviene qualora il contribuente, entro un anno dall’alienazione dell’immobile, acquistato con i benefici fiscali, proceda all’acquisto di altro immobile da adibire a propria “abitazione principale”. 
In altri termini, il trasferimento dell’immobile, acquistato usufruendo dell’agevolazione in argomento, prima del decorso di cinque anni dalla data dell’atto comporta la decadenza dal regime di favore fruito e la perdita del beneficio può essere impedita dal riacquisto, entro un anno dall’alienazione, di un altro immobile da adibire ad abitazione principale.
Sulla questione, è intervenuta la Suprema Corte e, con sentenza 16077/2013, ha chiarito che “…il punto n. 4 Nota II bis Parte Prima della Tariffa allegata al d.p.r. n. 131 del 1986…espressamente riconosce l’agevolazione sia ai trasferimenti onerosi e sia a quelli gratuiti. Laddove, il medesimo punto n. 4..., in fondo, quando stabilisce che nel mantenimento dell’agevolazione debba procedersi all’acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale non dice diversamente, giacché, come noto, ‘acquisto’ è sia quello oneroso che quello gratuito” (cfr. anche Cassazione. Sentenza 5689/2014).
Emerge dunque che, secondo la Cassazione, il riacquisto a titolo gratuito di altro immobile (entro un anno dall’alienazione) è idoneo a evitare la decadenza dal beneficio.
L'Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione 49/E dell'11 maggio 2015, ha recepito l’indirizzo della Suprema Corte chiarendo che, in caso di cessione entro i cinque anni dell’immobile acquistato con i benefici prima casa, anche il riacquisto a titolo gratuito di altro immobile – entro un anno dall’alienazione – è idoneo a evitare la decadenza dall’agevolazione.
La nuova risoluzione, ribadisce comunque la necessità, ai fini del mantenimento dell’agevolazione, che il nuovo immobile sia adibito a “dimora abituale” del contribuente, in linea con i chiarimenti forniti con le Risoluzioni nn. 44/2004 e 30/2008.


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sabato 16 maggio 2015

NOTA TERRITORIALE OMI PRIMO SEMESTRE 2014


L'ANDAMENTO DEL MERCATO IMMOBILIARE RESIDENZIALE
IN TORINO E PROVINCIA


Il 28 novembre 2014 l'Osservatorio del Mercato Immobiliare ha pubblicato la NOTA TERRITORIALE relativa all'andamento del mercato immobiliare residenziale in Torino e Provincia nel primo semestre del 2014.
La pubblicazione, che si compone di 19 pagine corredate da numerosi grafici e tabelle esplicative, analizza il mercato immobiliare delle abitazione in Torino città e Provincia, quest'ultima suddivisa per Comuni e Macrozone.
La Nota rappresenta un utile strumento che permette agli operatori del settore di interpretare, attraverso i dati forniti dall'Agenzia delle Entrate, l'andamento del mercato immobiliare residenziale sul proprio territorio.
I parametri pubblicati sono quelli del primo semestre del 2014 e comprendono, nell'ordine:
  • il numero delle vendite registrate nel Capoluogo e per singolo Comune della Provincia
  • il rapporto percentuale tra vendite e stock di unità immobiliari esistente
  • la variazione di vendite in percentuale rispetto al primo semestre 2013
  • una breve comparazione con le altre Province del Piemonte
L'appuntamento semestrale della Nota Territoriale dell'OMI costituisce un utilissimo strumento di lavoro per gli Agenti immobiliari che vogliono essere sempre aggiornati per informare nel modo più adeguato ed esaustivo la propria clientela.






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